Descrizione prodotto

Semi di Pianta del Caffè Arabo (Coffea Arabica) Il Caffè Arabo è un’essenza arbustiva della famiglia delle Rubiacee originaria delle zone montuose etiopiche, sugli altipiani dell’Africa Orientale che venne coltivata già più di 500 anni fa nelle regioni yemenite (precisamente attorno al 1500 d.C.) e poi si diffuse in Italia verso il 1645 a Venezia, ma come bevanda. Il caffè arabo, come essenza coltivata in Italia, si può trovare nelle regioni meridionali, soprattutto Sicilia. Nel loro areale originario (Etiopia, Sudan e Kenia) si può trovare, come abbiamo già detto, nelle località montuose tra 600 m e 2000 m, lungo corsi d’acqua (quindi ama zone umide), e ai margini di areali boschivi tropicali.

Normalmente nelle sue regioni autoctone può raggiungere dimensioni da piccolo albero (7 m), ma come pianta coltivata le dimensioni sono molto più contenute per facilitare la raccolta dei frutti, o meglio, chicchi (da dove si ricava il caffè).

Le foglie lucide hanno una forma semplice, ovale, opposte, con un apice appuntito, dai margini ondulati, di colore verde rameoso superiormente e dalla nervatura molto marcata, lunghe una quindicina di cm.

Fiorisce nei periodi estivi (nelle regioni di origine dopo le precipitazioni iniziali nella stagione delle piogge). Il fiore è di colore bianco, di forma stellata, dalla profumazione leggera, molto gradevole, formato da cinque petali a punta lunghi 18 mm, situati all’ascella delle foglie. Dopo circa sei anni dalla coltivazione si possono formare delle bacche rosse contenenti due semi (i nostri chicchi di caffè).

Ama i terreni ricchi di humus, (nel vaso ama un terriccio composto da torba e sabbia) e una temperatura minima di 20 °C (quindi in autunno/inverno sarebbe meglio tenerla in luoghi riparati ove non ci siano spifferi di aria fredda e in prossimità di caloriferi). Irrigare con abbondanti apporti di acqua tra i mesi di marzo e ottobre. Giustamente nei mesi più freddi diminuire il quantitativo di acqua, con l’abbassarsi delle temperature.

Come riprodurre il la Pianta del Caffè (Coffea arabica) dal seme.

Ogni nostra busta contiene 8 semi di pianta del Caffè (Coffea Arabica)

Ha una crescita veloce e rigogliosa.

Reidratare i semi in acqua tiepida per circa 24 ore prima di seminarli. Se ci si avvale di Acido Gibberellico, disciogliere tale stimola-germinazione in acqua, e reidratare con tale composto i semi.

Si semina il caffè arabo all’inizio della stagione primaverile in un vassoio in file parallele e uniformemente, utilizzando un substrato di torba frammista a sabbia. La semenza va interrata con profondità tra i 1 cm e 1.5 cm. Visto che il Caffè arabo è sensibile ad attacchi fungini (ad es. il fungo Cercospora), sarebbe consigliabile somministrare insieme all’irrigazione con acqua un fungicida ad ampio spettro nelle quantità indicate.

Il vassoio, quindi, va tenuto in un luogo riparato ed ombroso (ideale una serra) ad una temperatura molto alta, intorno ai 27-30°C e con clima costantemente umido fino al periodo di germinazione ricoperto dal suo coperchio in plastica che non sarà mai chiuso ermeticamente, per permettere una corretta traspirazione del terreno.

Appena germinano le piantine si toglie il coperchio di plastica e si aumenta il quantitativo luminoso, ma senza usare luce diretta che farebbe seccare le nostre piantine.

Se siete dotati di balcone, le vostre piantine di Caffè Arabo possono essere trasferite all’esterno nei mesi più caldi dell’anno (tra giugno e agosto), meglio se riparati dai venti.

Mettere le piantine migliori in vasetti di 2/3 cm di diametro (nel nostro e- shop troverete i Vasetti Plant And Go contenenti torba biodegradabile).

Giustamente cambiare il vasetto ogni anno all’inizio della primavera.

Per quanto riguarda il concime, è gradito un concime universale aggiunto all’acqua delle annaffiature ogni due settimane in primavera ed estate, mentre nella stagione autunnale/invernale sarebbe utile aggiungere concime solo una volta al mese.

Questa scheda botanica è stata redatta per NEGOZIOBONSAI da Matteo Pietra, esperto agrotecnico ed operatore forestale.

foto CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=85718